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Visto per residenza elettiva

Per le richieste di visto di tipo «D» (nazionale), tutti i documenti devono essere tradotti in italiano. Le traduzioni dovranno essere effettuate da traduttori accreditati dal Consolato Generale d’Italia a Mosca e legalizzate dallo stesso Consolato Generale oppure potranno essere eseguite da un notaio e dovranno essere apostillate. I documenti emessi originalmente in lingua inglese potranno non essere tradotti.

Possono presentare i documenti di richiesta del visto:
- il richiedente personalmente ( opure accompagnato da un suo legale)
- uno dei membri della famiglia con i documenti attestanti la parentela: ad esempio il genitore per il figlio, il figlio maggiorenne per i genitori, il marito per la moglie ecc. purché il legame di parentela sia provato mediante originale e copia o copia autenticata del certificato di parentela (es. di nascita, di matrimonio ecc.); nel caso in cui il proprio cognome fosse cambiato, devono essere forniti i documenti giustificativi (es. il certificato di matrimonio o il certificato che attesta il cambio di cognome) ( oppure accompagnato da un suo legale).

DOCUMENTI RICHIESTI

1. Formulario di richiesta di visto tipo “D”

2. Fotografia recente in formato tessera Continua…

3. Passaporto  con validità superiore di almeno 3 mesi alla scadenza del visto richiesto. Fotocopia del passaporto stesso e di eventuali passaporti precedenti (pagine con dati personali e tutte le pagine con timbri o visti). Continua…

4. Dichiarazione personale ed eventuali documenti di supporto che attestino l’effettiva intenzione di stabilirsi in Italia.  I richiedenti devono fornire le proprie ragioni per cui vorrebbero trasferirsi in Italia. Tutte le informazioni saranno valutate in ogni singolo caso tenendo conto, tra l’altro, del loro attuale tenore di vita, livello di attività, età, precedenti viaggi in Italia e composizione familiare. Non è consigliabile utilizzare lettere prestampate standardizzate per tutti i richiedenti.

5. Documentazione che attesti la disponibilità di ampie risorse economiche autonome, stabili e regolari, di cui si possa supporre la continuità nel futuro.

Tali risorse, devono provenire dalla titolarità di cospicue rendite, dal possesso di proprietà immobiliari, dalla titolarità di stabili attività economico-commerciali o da altre fonti diverse dal lavoro che si debba svolgere stabilmente nella federazione Russa: rendite da immobili; azioni o titoli di credito; proventi di attività imprenditoriali o finanziarie; pensioni, rendite vitalizie, quote di partecipazione a fondi comuni di investimento.

Poiché il presupposto del visto è che il suo beneficiario si stabilisca in Italia, non si può tener conto di suoi redditi provenienti da attività lavorativa subordinata ovvero da attività autonoma, laddove questa sarebbe interrotta col suo trasferimento in Italia.
Possono essere prese in considerazione, e valutate caso per caso, risorse economiche non appartenenti al richiedente il visto, solo se tali risorse siano garantite da un membro del suo stretto nucleo familiare convivente.

L’entità delle rendite in questione deve essere non inferiore a circa 2.580 Euro al mese per persona (triplo dell’importo annuo previsto dalla Tabella A allegata alla direttiva del Ministro dell’interno del 1 marzo 2000). Tale importo è da considerare come valore minimo economico di partenza, e da valutare nel contesto delle condizioni economiche del richiedente, in considerazione della finalità propria del visto per residenza elettiva che si rivolge ad una platea di soggetti ad alta diponibilità economica e patrimoniale.

Si precisa che le entrate derivanti dalle rendite di cui sopra devono trovare chiaro riscontro sugli estratti dei propri conti bancari degli ultimi 12 mesi, attraverso le causali di versamento.

Le rendite in questione devono inoltre essere riscontrate nelle dichiarazioni dei redditi dei loro titolari.

Tutti i documenti ed i contratti (es. per la partecipazione a società, locazione di immobili, ecc.) devono essere presentati in originale e muniti di traduzione autentica. Gli atti pubblici devono essere legalizzati con apostille.

I contratti di locazione vanno registrati in conformità con la leggislazione nazionale vigente. I contratti di locazione italiani devono essere registrati in Italia presso l’ufficio delle imposte locale se il loro periodo di validità supera un mese, mentre i contratti di locazione russi devono essere registrati presso Rosreestr, se superano un anno solare.
Si precisa inoltre che nei motivi del pagamento devono figurare i redditi da locazione: pertanto i pagamenti tramite il “sistema di pagamento veloce” potrebbero non essere accettati perché non contengono né la provenienza né il motivo del pagamento.

Questo Consolato Generale, avendo competenza esclusivamente nella propria circoscrizione consolare, non può valutare fatti, circostanze e condizioni che abbiano luogo in Paesi diversi dalla Federazione Russa. L’eventuale documentazione presentata a sostegno della domanda di visto, che provenga da un Paese diverso, non ha comunque valore se non è originale e legalizzata nelle forme d’uso; tale eventuale documentazione deve essere inoltre munita di traduzione in lingua italiana certificata conforme all’originale.

Si richiede di consegnare lo schema delle fonti di rendita /reddito secondo l’apposito modulo.

 Si prega di notare che le istruzioni sopraindicate sono solo raccomandazioni generali. Il Consolato si riserva il diritto di richiedere ulteriori documenti e chiarimenti.

ATTENZIONE:

Considerate le attuali restrizioni all’uso delle carte di credito russe all’estero e ad i trasferimenti internazionali di valuta dalla Federazione russa all’Unione Europea, conseguenti alla crisi russo-ucraina, è necessario dimostrare di poter effettivamente fruire in Italia delle risorse economiche suddette.

 

6. Documentate garanzie circa la disponibilità di una abitazione da eleggere a residenza.

Contratto di affitto o certificato di proprietà di un immobile in Italia, nel luogo dove si intende stabilire la propria residenza.

7. Ricevuta attestante l’avvenuto pagamento dei diritti consolari (Banca Intesa) Continua…
Visti tipo “D” – 116 euro (non ci sono categorie esentate dal pagamento).

8. Passaporto nazionale (originale e copia della pagina con una foto e della pagina con la registrazione)

9. Lettera di motivazione, scritta in inglese o in italiano, con la spiegazione dei motivi di soggiorno costante in Italia

10. Documenti che confermano la parentela ove necessari (l’originale+copia).

11. Consenso al trattamento dei dati personali Continua…

Per i richiedenti minorenni che viaggiano senza uno dei genitori è necessario il consenso all’espatrio ed alla residenza permanente in Italia da parte dell’altro genitore. Il consenso dovrà essere redatto in atto notarile (originale più copia) e presentato insieme a copia del passaporto interno del genitore che presta il consenso (pagine coi dati personali e la registrazione).

 

Tempo di trattazione: 90 giorni

Vi informiamo che oltre ai diritti consolari e ai servizi complementari dopo la consegna dei documenti dovete effettuare il pagamento dei servizi del Centro Visti.

Il Consolato Generale d’Italia si riserva il diritto di chiedere eventuali integrazioni di documentazione.