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Visto per lavoro autonomo (fuori quota)

Per le richieste di visto di tipo «D» (nazionale), tutti i documenti devono essere tradotti in italiano. Le traduzioni dovranno essere effettuate da traduttori accreditati dal Consolato Generale d’Italia a Mosca e legalizzate dallo stesso Consolato Generale oppure potranno essere eseguite da un notaio e dovranno essere apostillate. I documenti emessi originalmente in lingua inglese  non vanno tradotti.

A) per i dirigenti o i dipendenti altamente qualificati di aziende situate in Italia, o di società con filiali in Italia, o di filiali di società straniere con sede in uno dei paesi che costituiscono l’Organizzazione mondiale del commercio. E anche per i dirigenti di aziende italiane o di altri paesi dell’UE situate sul territorio italiano.
B) per gli insegnanti di una lingua straniera all’università
C) per richiedenti professori di università, al fine di ottenere una laurea in scienze scientifiche o per condurre attività di ricerca presso università o istituti di ricerca italiani
D) per i traduttori

1. “Nulla Osta” rilasciato dalla Questura competente (si deve citare l’articolo 27)

2. Copia di una formale dichiarazione di responsabilità, preventivamente rilasciata o inviata dal legale rappresentante della società alla competente Direzione territoriale del lavoro – Servizio ispezione del lavoro – con la quale si indichi, che rapporto conferito, anche se contrattualmente, con il cittadino straniero che rivestirà carica sociale (di amministrazione o di controllo nella società), non verrà instaurato alcun rapporto di lavoro subordinato

3. Il contratto

4. Disponibilità di un alloggio idoneo, dimostrabile secondo una delle seguenti modalità: contratto di acquisto o locazione di un immobile; dichiarazione resa ai sensi degli artt. 2 e 4 della legge 4.1.1968, n.15; dichiarazione resa ai sensi delle medesime norme da un cittadino italiano o straniero regolarmente soggiornante in Italia, che attesti di aver messo a disposizione del richiedente il visto un alloggio idoneo, corrispondente ai parametri minimi previsti dalla legge regionale per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Nel caso di affitto di un appartamento da una persona privata e necessario di presentare il documento d’identita del locatore.

5. Dichiarazione del rappresentante legale della società che assicuri in favore del richiedente un compenso di importo superiore al livello minimo previsto dalla legge per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (€8.400)

6. Passaporto  con validità superiore di almeno 3 mesi alla scadenza del visto richiesto.
Fotocopia del passaporto stesso e di eventuali passaporti precedenti (pagine con dati personali e tutte le pagine con timbri o visti). Continua…

7. Formulario di richiesta di visto tipo “D” (si può trovare il formulario nella sezione “Modulistica”)

8. Fotografia recente in formato tessera Continua…

9. Ricevuta attestante l’avvenuto pagamento dei diritti consolari (Banca Intesa) Continua…
Visti tipo “D” – 116 euro (non ci sono categorie esentate dal pagamento)

10. Passaporto nazionale (originale e copia della pagina con una foto e della pagina con la registrazione)

11. Consenso al trattamento dei dati personali Continua…

Vi informiamo che oltre ai diritti consolari e ai servizi complementari dopo la consegna dei documenti dovete effettuare il pagamento dei servizi del Centro Visti.

Il Consolato Generale d’Italia si riserva il diritto di chiedere eventuali integrazioni di documentazione.